Rione
Trastevere Fontana dell’Acqua Paola Via
Garibaldi
Più nota con la denominazione di «fontanone del Gianicolo», la
grande fontana - che si affaccia sul più bel panorama di Roma -
venne realizzata per volontà di Paolo V, Borghese, tra il 1608 e il
1612, da Giovanni Fontana con la collaborazione di Flaminio Ponzio,
e costituisce la grande mostra dell'Acqua Paola, antica Traiana,
proveniente dal lago di Bracciano. L’edificio monumentale (tre
ampie nicchie centrali fiancheggiate da due minori laterali da
ciascuna delle quali sgorgano fragorosamente abbondantissime acque
che si versano nella sottostante enorme vasca di marmo) fu
costruito in blocchi di travertino provenienti dalle rovine del
Foro di Nerva. È ornato da sei colonne ioniche: quattro di granito
rosso (già nell'antica Basilica di S. Pietro) e due laterali di
granito bigio, erette su basi molto alte, sui cui capitelli poggia
l’architrave. Sopra di esso si eleva l'attico, a sua volta
sormontato da una nicchia ad arco con lo stemma del papa (drago e
aquila) sorretto da due geni alati, opera di Ippolito Buzio
eseguita nel 1610. Qui è inserita l'ampia lastra marmorea,
incorniciata e incisa con magnifici caratteri, che costituisce
l'elemento centrale dell'intera composizione, nella quale si
legge:
PAVLV QVINTVS PONTIFEX MAXIMUS
AQVAM IN AGRO BRACCIANENSI
SALVBERRIMIS E FONTIBUS COLLECTAM
VETERIBVS AQVAE ALSIETINAE DVCTIBVS RESTITVTIS
NOVISQVE ADDITIS XXXV AB MILLIARIO DVXIT
( Il pontefice Paolo V portò a Roma l'acqua raccolta nell'agro di Bracciano dalle vecchie fonti saluberrime dell'Acqua Alsietina e le addusse dal xxxv miglio dopo aver riparato le condutture ed averne aggiunte altre nuove). Questa epigrafe, esteticamente bellissima, contiene una inesattezza: vi si afferma infatti, che per addurre l'acqua vennero restaurati gli antichi condotti dell’Acqua Alsietina (proveniente dal «lacus Alsiatinus», oggi lago di Martignano) mentre si tratta invece di quelli dell'antica Acqua Traiana.